Ciao a tutti nerd e benvenuti ad un nuovo Review Party! Oggi parleremo del nuovo libro di Elisabetta Gnone, ovvero Fairy Oak: il destino di una fata!
Oggi, invece della classica recensione, parlerò dell'erbario, ovvero un piccolo volume che i fan potevano ricevere preordinando la loro copia del libro. In esso sono descritte tutte le piante e i fiori da cui Elisabetta Gnone ha tratto ispirazione per i nomi dei personaggi. E' uso comune a Fairy Oak, infatti, chiamare i propri figli con i nomi delle piante e dei fiori, a differenza delle fate, le quali hanno nomi impronunciabili perché altrimenti sarebbero costrette a fare tutto ciò che viene ordinato loro, nel caso in cui qualcuno usasse il loro nome completo.
L'autrice, però, non si limita solo a dare ai personaggi i nomi delle piante, ma associa loro anche dei comportamenti tipici, come ad esempio Pervinca:
La pianta Pervinca, chiamata anche Vinca major, ha rami agili e inarrestabili che corrono nel sottobosco verso la luce. Immobile al principio, la pianta sembra studiare l'ambiente prima di partire alla conquista di tutto lo spazio che ha a disposizione.
Lo stesso vale per Vaniglia, la nostra Babù:
La pianta Vaniglia, chiamata anche Vanilla planifolia, è una pianta che si arrampica sulle altre piante, abbracciandole senza disturbarle. I fiori fioriscono in bouquet, per trasformarsi infine in lunghe capsule pendenti piene di minuscoli semini colorati.
Come possiamo leggere nei libri, Pervinca è la gemella più cauta, più schiva, quella che più difficilmente tende ad aprirsi con gli altri. Babù, invece, è la gemella più dolce e affettuosa, la quale ha meno difficoltà ad aprirsi e quella che tra le due tende a fidarsi maggiormente degli altri.
Per citare un altro esempio di pianta che descrive perfettamente l'omonimo personaggio, non possiamo che pensare a Flox Pollimon.
La pianta Flox infatti, chiamata anche Phlox paniculata, fiorisce in estate e, se esposta al sole, in un terreno fertile e ricco di humus, protrae la fioritura fino all'autunno. Crea romantiche bordure in un miscuglio di colori. Come infatti ricordiamo, Flox ama i colori in una maniera incredibile, tanto da volerli indossare sempre tutti.
Come possiamo notare, Elisabetta Gnone ha svolto un lavoro incredibile nella stesura di questa saga che ci accompagna sin dall'infanzia. Ci saranno altri libri ambientati in questo magico mondo? Io spero di si, e voi?