lunedì 13 dicembre 2021

REVIEW PARTY: Fairy Oak: il destino di una fata

 Ciao a tutti nerd e benvenuti ad un nuovo Review Party! Oggi parleremo del nuovo libro di Elisabetta Gnone, ovvero Fairy Oak: il destino di una fata


Titolo: Fairy Oak: il destino di una fata

Autrice: Elisabetta Gnone

Casa editrice: Salani

Data di uscita: 4/11/2021

Pagine: 288

Prezzo: 16,90€ 

TRAMA:

Una nuova voce, quella dell'autrice, ci racconta la storia di Fairy Oak. Sa molte cose e moltissime ne svela, arricchendo il dipinto che ritrae il popolo della Valle di Verdepiano di dettagli assai curiosi e di nuove, inaspettate sfumature. Il nuovo romanzo di Elisabetta Gnone rivela tutti i segreti (o quasi) della comunità, buffamente assortita, che convive serenamente nel villaggio della Quercia Fatata. In questi anni all'autrice sono state rivolte tante domande e curiosità a proposito della saga, e ha pensato che un libro potesse colmare quei vuoti e risolvere quei dubbi che in tanti sentono ancora d'avere riguardo i suoi abitanti. Poiché l'autrice sa tutto di questa storia, ed è una voce fuori campo, può svelare segreti, entrare in dettagli e raccontare aneddoti e situazioni che i suoi personaggi non possono conoscere o riferire. Per esempio Elisabetta sa quando Grisam Burdock s'innamorò di Pervinca Periwinkle – il momento esatto – e quando il cuore del giovane inventore Jim Burium diede il primo balzo per la sorella di Pervinca, Vaniglia. Sa cosa pensò la fata Felì la prima volta che vide dall'alto il piccolo villaggio affacciato sul mare ed è soprattutto di lei che vi narra, del primo e dell'ultimo anno che Sefeliceleisaràdircelovorrà passò a Fairy Oak, e di quei pochi istanti in cui si compie il destino di una fata. Un destino comune a molti, come scoprirete...

APPROFONDIMENTO: 

Oggi, invece della classica recensione, parlerò dell'erbario, ovvero un piccolo volume che i fan potevano ricevere preordinando la loro copia del libro. In esso sono descritte tutte le piante e i fiori da cui Elisabetta Gnone ha tratto ispirazione per i nomi dei personaggi. E' uso comune a Fairy Oak, infatti, chiamare i propri figli con i nomi delle piante e dei fiori, a differenza delle fate, le quali hanno nomi impronunciabili perché altrimenti sarebbero costrette a fare tutto ciò che viene ordinato loro, nel caso in cui qualcuno usasse il loro nome completo. 

L'autrice, però, non si limita solo a dare ai personaggi i nomi delle piante, ma associa loro anche dei comportamenti tipici, come ad esempio Pervinca:

La pianta Pervinca, chiamata anche Vinca major, ha rami agili e inarrestabili che corrono nel sottobosco verso la luce. Immobile al principio, la pianta sembra studiare l'ambiente prima di partire alla conquista di tutto lo spazio che ha a disposizione. 

Lo stesso vale per Vaniglia, la nostra Babù: 

La pianta Vaniglia, chiamata anche Vanilla planifolia, è una pianta che si arrampica sulle altre piante, abbracciandole senza disturbarle. I fiori fioriscono in bouquet, per trasformarsi infine in lunghe capsule pendenti piene di minuscoli semini colorati. 

Come possiamo leggere nei libri, Pervinca è la gemella più cauta, più schiva, quella che più difficilmente tende ad aprirsi con gli altri. Babù, invece, è la gemella più dolce e affettuosa, la quale ha meno difficoltà ad aprirsi e quella che tra le due tende a fidarsi maggiormente degli altri. 

Per citare un altro esempio di pianta che descrive perfettamente l'omonimo personaggio, non possiamo che pensare a Flox Pollimon

La pianta Flox infatti, chiamata anche Phlox paniculata, fiorisce in estate e, se esposta al sole, in un terreno fertile e ricco di humus, protrae la fioritura fino all'autunno. Crea romantiche bordure in un miscuglio di colori. Come infatti ricordiamo, Flox ama i colori in una maniera incredibile, tanto da volerli indossare sempre tutti.

Come possiamo notare, Elisabetta Gnone ha svolto un lavoro incredibile nella stesura di questa saga che ci accompagna sin dall'infanzia. Ci saranno altri libri ambientati in questo magico mondo? Io spero di si, e voi? 

venerdì 29 ottobre 2021

REVIEW PARTY: IL REGNO DELLE CENERI di Victoria Aveyard!

 Ciao a tutti Nerd! Oggi sono qui per parlarvi del nuovo libro di Victoria Aveyard, autrice della celebre saga Regina Rossa! Mi sarà piaciuto? Non mi sarà piaciuto? Mi sarà piaciuto solo in parte? Scopritelo continuando a leggere!


Titolo: Il regno delle ceneri

Autore: Victoria Aveyard

Casa editrice: Mondadori

Isbn: 9788804737841

Pagine: 396

Prezzo: 19,90€

Rating: ★★★☆☆



Trama: 

Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.

Recensione: 

Allora, inizio dicendo che questo libro non è quello che mi aspettavo: è multi-POV, ovvero che seguiamo la storia attraverso più punti di vista. La protagonista assoluta è Corayne, ma protagonisti possono definirsi anche Dom, Sorasa e Andry. Il libro mi è piaciuto ma non quanto speravo, infatti ho trovato i colpi di scena prevedibili e i personaggi non così fenomenali. Corayne è una protagonista che, nei primi capitoli, sembra essere super in gamba ma, messa a confronto con gli altri personaggi, perde tutta la forza che sembrava avere, mettendo in luce le sue fragilità, essendo eccessivamente protetta da tutti, come se fosse in una campana di vetro. Gli altri personaggi non sono caratterizzati benissimo, non sono riuscita ad empatizzare con loro e ad amarli, li sentivo troppo distanti, quasi bidimensionali. Ho trovato questo primo libro della saga totalmente diverso da Regina Rossa e non solo per il genere, essendo questo un fantasy e l'altro un distopico, ma proprio a livello di narrazione e caratterizzazione. Ho potuto vedere in questo libro una sorta di tributo al libro fantasy per eccellenza, ovvero Il Signore degli Anelli: una compagnia con una missione, uno di loro fondamentale per il compimento di essa. Credo che questo primo libro sia introduttivo, infatti sostanzialmente non accade nulla di rilevante, se non nelle ultime 20 pagine, dunque confido nei prossimi. Altro fattore secondo me negativo è che i personaggi si trovano in situazioni apparentemente senza via d'uscita, ma c'è sempre il personaggio deus ex machina che salva la situazione in pochissimo tempo. Concentrandoci invece sui lati positivi, credo che, andando avanti con la storia, i personaggi possano maturare e delinearsi. Ho già trovato due potenziali coppie: una palese (con un very slow burn romance) e uno meno palese (enemies to lovers). In questo primo libro, poi, sono presenti scene davvero belle, che hanno reso la lettura piacevole. Lo stile di scrittura della Aveyard è molto semplice e scorrevole, sempre una garanzia. Concentriamoci ora sui personaggi secondari!

Personaggi secondari:

Come scritto precedentemente, anche se Corayne dimostra essere la protagonista assoluta, potremmo inserire nei personaggi principali anche Dom, Sorasa e Andry. Per quanto riguarda i personaggi secondari, li ho trovati molto belli, anche se ancor meno delineati dei personaggi principali, sono uno sfondo "utile" ai personaggi principali. Iniziamo da Meliz An-Amarat, Mel l'infernale, madre di Corayne. In realtà vediamo questo personaggio solo all'inizio, di ritorno da una spedizione e subito in partenza. Meliz è il capitano della Figlia della tempesta, una nave di pirati assai pericolosa. Pur non essendo presente fisicamente in quasi tutto il libro, la sua presenza è massiccia nei capitoli della protagonista, la quale vorrebbe essere come sua madre ma "manca di spina dorsale". Abbiamo poi Ridha, cugina di Dom. Anche lei è poco presente nel libro, ma abbiamo dei capitoli secondo il suo punto di vista, in cui cerca l'aiuto di sovrani Vedera contro il nemico comune, un nemico sconosciuto percepito come non così pericoloso. Ridha è intraprendente, coraggiosa, spero nei prossimi libri in un incontro con la compagnia e spero abbia più visibilità. Charlon, aka Charlie, è un falsario reclutato da Sorasa. Di lui non vediamo e sappiamo molto, solo che è un ex parroco ricercato per vari crimini. La sua presenza in questo primo libro non si percepisce quasi per niente, è come se non ci fosse. Diversa è invece Sigil, cacciatrice di taglie: reclutata contro la sua volontà, si dimostra essere di grande aiuto per la compagnia, anche quando potrebbe sembrare il contrario. Sigil è una donna forte, spietata, perfetta per la missione. Ultimo personaggio secondario della compagnia è Valtik, una strega spectrum un po' stramba, con grandi poteri ma del tutto inutile fino ad ora, se non alla fine. Ricorda un po' il personaggio di Gandalf, che scompare e compare all'improvviso, ma purtroppo non è all'altezza del grande stregone. 



lunedì 16 agosto 2021

Un distopico tutto italiano: Verbum. Custos verbi di Niccolò Toderi.

 Ciao a tutti Nerd! Oggi nuova recensione, vi parlerò di Verbum. Custos verbi, primo libro di una saga distopica tutta italiana! 



Titolo: Verbum. Custos verbi
Autore: Niccolò Toderi
Casa editrice: Bookabook
Prezzo: 18.00€
Rating: 3.5★

TRAMA: 

"In un futuro lontano, la metropoli di Neo Babylon è l'ultimo baluardo dell'esistenza umana in una Terra sconvolta da un'apocalisse tanto devastante quanto avvolta dall'oblio del passato. Quasi mille anni dopo, l'imperativo che tutto muove è sempre il medesimo: persistere! Da quando i migliori tra gli uomini, gli Esuli, alla fine di un'era di guerre e sconvolgimenti, lasciarono il pianeta in cerca di una nuova casa per il genere umano senza fare mai più ritorno, nulla è cambiato col susseguirsi delle generazioni. L'Unica e Vera Democrazia continua a perseguire i suoi dettami di Ordine, Unità e Stabilità avvolgendo l'umanità in un perenne presente dal destino segnato. In questo mondo residuo, tenuto insieme dalla languente tecnologia e dalle ferree regole che ne scandiscono ogni istante di vita, solo l'Ordine dei Custos è il portatore di una singolarità latente dalle origini misteriose. I mistici e solitari Custos, uomini e donne capaci di intuire e scorgere il futuro attraverso le pieghe del tempo e dello spazio, da sempre percorrono le vie della città cambiando ciò che gli viene mostrato attraverso le loro visioni. Compito ultimo dei Custos sarà quello di mettere loro stessi e la loro unicità, fino all'estremo sacrificio, al servizio del futuro dell'umanità penetrando gli spaventosi segreti che l'hanno avvolta fin dalla sua origine. Quando oramai sembra non esserci più speranza e la città inizia a tremare a causa di attacchi terroristici misteriosi e senza precedenti, l'Ordine sarà chiamato a esprimere tutte le sue potenzialità o assistere impotente all'estinzione del genere umano."

RECENSIONE:

Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto. E' ormai raro leggere distopici non banali, invece questo libro, primo di una saga, è davvero originale. Iniziamo quasi a metà storia, per poi tornare indietro, e questo meccanismo potrebbe all'inizio disorientare il lettore, ma l'autore è stato molto bravo a gestire i flashforward, dunque dopo le prime pagine la linea temporale diventa chiara. I personaggi sono ben descritti, soprattutto Orfeo, il protagonista. Ho molto apprezzato il fatto che si parli di personaggi con nomi che richiamano alla mitologia, specialmente la mitologia greca. Sono stati anche accennati dei personaggi misteriosi che, personalmente, non vedo l'ora di scoprire nei prossimi libri. 
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, questo risulta essere molto scorrevole e piacevole, l'autore scrive davvero bene, anche formulando dei pensieri complessi che però risultano essere di facile lettura e comprensione. 
Per quanto riguarda il libro nella sua struttura, devo dire che la prima metà è stata da 4 stelline, però poi la seconda metà è stata un po' più confusionaria e ciò mi ha fatto abbassare di poco il rating. Resta comunque un libro davvero godibile e lo raccomando, credo che i prossimi libri saranno pazzeschi! Vi raccomando assolutamente la lettura, specialmente se avete apprezzato Falce di Neil Shusterman. 


martedì 30 marzo 2021

RP Cosplay Girl di Valentino Notari



Ciao a tutti lettori! Oggi esce, per la casa editrice Mondadori, "Cosplay Girl", un romanzo di Valentino Notari dedicato, si, al cosplay. Io l'ho letto in anteprima ed ecco cosa ne penso:


Titolo: Cosplay Girl
Autore: Valentino Notari
Casa editrice: Mondadori
Uscita: 30/03
Prezzo: 18.00€
Rating: 4.5 ★

TRAMA:

"Mi chiamo Alice e trascorro buona parte del mio tempo libero a cucire costumi, costruire armature, acconciare parrucche, tutto per quelle poche e speciali giornate in cui posso trasformarmi nei personaggi dei fumetti, cartoni animati, film e videogiochi che amo. Perché? Il motivo è semplice: il cosiddetto 'mondo reale' mi è sempre andato stretto". Per una ragazza come Alice, che fin da bambina era considerata quella strana, che non si era mai sentita al posto giusto e che divorava di nascosto decine di romanzi e fumetti ambientati in mondi fantastici, sognando di volare via su un'astronave verso una galassia lontanissima o di ricevere una letterina per una scuola di magia e stregoneria, incontrare il mondo del cosplay è stato come rinascere. Per la prima volta ha sentito di appartenere a qualcosa di esclusivo. Qualcosa di cui parlare con orgoglio. Per la prima volta ha provato la gioia di condividere la sua passione con tante altre persone, senza essere giudicata o presa in giro. Ma un giorno, dopo una sfortunata esibizione al Romics, tutto sembra andare in pezzi: in un colpo solo Alice perde il fidanzato e vede andare in fumo la possibilità di partecipare al World Cosplay Summit in Giappone, la competizione a cui ogni cosplayer sogna di partecipare. Seguono settimane difficili che nemmeno la presenza di Diego, il suo miglior amico, riesce a risollevare. Finché una sera, durante il Lucca Comics and Games, sotto una pioggia scrosciante, si imbatte in Federica, nota a tutti come Sweet Pea, una cosplayer che fino a quel momento Alice aveva considerato con sufficienza, disprezzato perfino. E che per lei - la vita ha un grande senso dell'umorismo - da quell'istante diventerà una specie di angelo custode che, senza fare domande, senza chiedere nulla in cambio, le starà accanto e l'aiuterà a capire che forse non tutto è perduto e che le strade per realizzare i propri sogni sono molte più di quelle che aveva immaginato...

RECENSIONE: 

Ho letteralmente divorato questo libro in due giorni scarsi. Non solo perché ha 228 pagine, ma soprattutto perché la trama ti prende così tanto che è letteralmente impossibile staccarsi dalle pagine, devi sapere cosa succede. 
Prima cosa che si nota immediatamente è che l'autore, Valentino Notari, è un cosplayer. Ciò è evidente dal fatto che usa termini propri e conosce perfettamente le dinamiche delle gare e in generale degli eventi. Ovviamente sono andata a "stalkerarlo" su Facebook e si, avevo ragione, è un cosplayer esperto e molto, molto bravo. 
Per quanto riguarda i personaggi, questi risultano essere molto ben delineati e veri. Soprattutto Alice, la protagonista, è descritta in maniera eccezionale, ma lo stesso vale per i personaggi secondari, da Diego, Federica, le gemelle e anche la perfida Serena. E' impossibile non empatizzare con Alice: chi è almeno un po' nerd sa quanto sia difficile essere accettati, specialmente nei paesini in cui se sei un minimo diverso dagli altri è la fine, vieni etichettato come strano. Alice ne ha passate tante e le ha superate tutte, ma la sofferenza è tanta e spesso stringere i denti non basta. Valentino Notari è stato capace di trattare argomenti delicati in maniera impeccabile e senza cadere nei soliti clichés: si vede che c'è stato un grandissimo studio dietro. 
Lo stile di scrittura è molto scorrevole e i dialoghi realistici, è esattamente come parliamo noi ragazzi. Questo stile così scorrevole è soprattutto un punto di forza e ciò che, oltre alla trama, ha reso impossibile per me staccarmi dalle pagine. 
Infine, menzione speciale è l'Abruzzo. Io sono abruzzese e ricordo anche troppo bene il terremoto. Per fortuna, abitando vicino Pescara, non ho avuto grossi danni, solo qualche crepa e la mole di libri che rischiava di cadermi in testa, ma sono stata spesso a L'Aquila e dintorni e ho visto bene la devastazione. Sono contenta che qualcuno abbia deciso di inserire questo tema per noi abruzzesi molto sofferto in un contesto totalmente altro. 
Dunque, tirando le somme, non posso che consigliarvi questo libro, soprattutto se siete amanti dei cosplay e/o siete andati a qualche fiera, ma mi sento di consigliarlo anche a chi di cosplay non ci ha mai capito nulla, perché in questo libro c'è molto, molto di più. 

A seguire, ecco a voi un'intervista all'autore fatta da noi blogger. 

1. Inizierei da una domanda semplice, ma credo alla base dell’ispirazione che ti ha permesso di scrivere Cosplaygirl, da dove nasce il tuo amore per i videogiochi? E quali sono i tuoi preferiti?
Sono un videogiocatore fin da quando ero bambino, è uno di quei passatemi su cui sono in grado di spendere ore e ore del mio tempo senza annoiarmi. Prediligo soprattutto gli RPG, ma in realtà gioco a quasi ogni genere di videogame. I miei preferiti sono World of Warcraft, Cyberpunk 2077, The Last of Us e Horizon Zero Dawn, ma ce ne sono anche tanti altri, come i due Spider-Man per PS4 e praticamente qualsiasi gioco ambientato nel mondo di Star Wars.
Cosa ti ha fatto appassionare al mondo del Cosplay?
Direi un insieme di cose, non saprei fare un vero elenco, ma una cosa è certa: è stato amore a prima vista. Ricordo molto bene la sensazione che ho provato la prima volta, trovandomi in mezzo ai personaggi che amavo da sempre. Non sapevo neanche che si chiamasse "cosplay", ma pensai subito: "Voglio farlo anch'io!"
All'epoca ero a malapena in grado di cucire a mano, ma mi misi di impegno e con l'aiuto di mia zia e di una sarta creai i miei primi costumi. Un ruolo molto importante l'hanno avuto senz'altro le persone che ho conosciuto e le amicizie che ho stretto all'inizio, alcune delle quali sono diventate negli anni tanto importanti da arrivare a considerarle famiglia. Con loro ho condiviso l'adolescenza e tutto ciò che è venuto dopo, un legame indissolubile nonostante lo scorrere del tempo e che sopravvive ancora oggi.
Quale è stato il primo personaggio che hai reso reale e la prima fiera a cui hai partecipato?
Obi-Wan Kenobi, nella versione de La Minaccia Fantasma, a Romics 2002. Andai in fiera assieme a uno dei tanti fan club di Star Wars, con un costume (orrendo) comprato su internet e una spada laser costruita con una racchetta da sci modificata. La "lama" era fatta avvolgendo nastro isolante azzurro lungo l'asta e per l'elsa avevo dipinto un tubo idraulico. Nonostante fosse oggettivamente tutto molto raffazzonato, ne ero fierissimo e fu una di quelle giornate magiche col potere di cambiarti la vita per sempre. E oggi, quasi vent'anni dopo, direi che lo è stata. Lo è stata eccome.
Passiamo ora a delle domande relative al libro! Francesca (LittleNerdinBookland) è abruzzese e voleva ringraziarti per aver mostrato la realtà dei terremotati ormai dimenticati.. Hai vissuto anche tu questa esperienza come Alice?
Questo mi rende davvero felice, grazie dal profondo del cuore a Francesca. Non ho vissuto in prima persona il terremoto, ma ho conosciuto quella realtà grazie al mio lavoro con Emergency e sono rimasto profondamente colpito dalla forza e l'umanità delle persone che ho incontrato. Mi trovavo sul lago di Campotosto mentre buttavo giù le primissime idee per Cosplay Girl e lì ho conosciuto una tessitrice, Assunta Perilli, che mi ha parlato a lungo della tradizione della tessitura del lino. E così è nato il personaggio del nonno di Alice e l'idea di farle tessere da sé la stoffa per il costume, ma soprattutto l'occasione per me di raccontare la quotidianità delle popolazioni terremotate, di cui si parla davvero troppo poco. E' un aspetto del libro a cui tengo da morire.
Alice e Valentino cosa hanno in comune? Come è nata e si è sviluppata la tua collaborazione con Licia Troisi?
Alice è molto simile a me a livello caratteriale: è paranoica, parla spesso prima di pensare e ha un passato di bullismo che l'ha spinta a procurarsi tagli sulle braccia, un qualcosa che ha fatto parte della mia vita per molto tempo durante l'adolescenza e nel periodo in cui andavo all'università. Ho messo tanto della mia esperienza nella sua storia, anche se per tanti versi siamo comunque due persone molto differenti. Per quanto riguarda Licia Troisi, sono un suo fan da sempre. La mia copia di Nihal della Terra del Vento è consumata oltre ogni immaginazione e credo di essere stato uno dei primissimi cosplayer di Sennar. E' una delle mie scrittrici preferite in assoluto e mi ha riempito di felicità che sia stata lei la prima a leggere la versione definitiva di Cosplay Girl. E' davvero un onore immenso.
Durante la scrittura, c’è stata una parte del libro che ti ha dato qualche difficoltà? e dal tuo punto di vista, che impatto hanno avuto i social network/ social media sul mondo dei cosplay?
La stesura del libro è stato un autentico tour de force (in senso buono!). Lo slancio di ispirazione che mi ha accompagnato durante tutto il processo è stato costante, forse proprio perché raccontavo dal punto di vista di una protagonista così vicina a me. I grattacapi più grandi me li ha dati il personaggio di Sara, che ci ho messo più di un tentativo a inquadrare e caratterizzare come volevo. Devo confessare che, però, alla fine sono rimasto molto soddisfatto, specie del dialogo tra lei e Alice nell'ultimo capitolo, e devo molto alla guida e le indicazioni del mio agente Francesco Gungui e della mia editor Simona Casonato, che mi hanno spinto a migliorare il testo sempre di più, con un'attenzione ai dettagli davvero certosina.
Parlando del discorso social network, l'impatto è stato enorme: ciò che prima era circoscritto all'interno di fiere del fumetto e forum specializzati, ha trovato un territorio fertile per propagarsi a livello globale, mettendo in comunicazione cosplayer, fotografi e appassionati di tutto il mondo. La natura prettamente visiva del cosplay ha fatto il resto, ma di certo l'avvento di Facebook prima e di Instagram e TikTok poi hanno contribuito in maniera sostanziale all'aumento vertiginoso della popolarità di questo fenomeno.
I pregiudizi che colpiscono la protagonista sono quelli che subiscono ogni cosplayer, anche in forma e in misura diversa, che porta avanti la propria passione? Tu stesso hai dovuto subire tali pregiudizi?
Assolutamente sì. Ognuno ha la propria storia personale, ovviamente, ma le dinamiche raccontate nel romanzo sono estremamente veritiere. Le vicende sono frutto della mia fantasia, ma i meccanismi sociali su cui si basano sono reali e di natura duplice: da un lato c'è il pregiudizio dei "normies", persone esterne all'ambiente che spesso giudicano il cosplay un passatempo infantile; dall'altro, le dinamiche tossiche che si instaurano all'interno della community, come la diffusa tendenza allo slutshaming nei confronti delle cosplayer che si dedicano a versioni erotiche dei personaggi, che poi è quello che accade a Fede nel libro. Uno dei temi su cui ho lavorato tanto è proprio il superamento di questi pregiudizi: Alice inizialmente detesta le cosplayer come Fede, ma conoscendola meglio e cimentandosi anche lei in quel genere di fotografia, scopre che non c'è niente di male e, anzi, può essere un potente strumento di empowerment e crescita personale. Si tratta di un percorso che, con le dovute differenze, ho fatto anche io.


giovedì 4 febbraio 2021

PIRANESI

 Ciao a tutti Nerd! Oggi esce in libreria, nella collana Fazi Lainya, il nuovo libro di Susanna Clarke, Piranesi. Io ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima, ecco qua cosa ne penso!


Titolo: Piranesi

Autore: Susanna Clarke

Editore: Lainya Fazi Editore

Uscita: 4/02/2021

Prezzo: 16,50 €

Rating: ★★★★☆,5 


TRAMA:

"Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l'altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori. Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l'Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest'uomo enigmatico è l'unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo. Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l'Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l'Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l'unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso. " (Trama ufficiale presa dal sito Ibs.it)


RECENSIONE: 

Allora, inizio con il dire che non è un libro per tutti: è molto particolare, all'inizio il lettore si trova un po' spiazzato, però man mano che procede con la lettura, tutto diventa assolutamente chiaro. Ho letto questo libro a scatola chiusa, e sono davvero contenta di averlo fatto. Avevo provato da piccola a leggere l'altro suo libro, "Jonathan Strange e il signor Norrell", ma forse ero troppo piccola (e il libro troppo grande). Susanna Clarke scrive magnificamente, noi entriamo davvero nella mente di Piranesi, lo capiamo in qualche modo e ci affezioniamo a lui. Piranesi parla come se fosse un bambino, vuole compiacere l'Altro perché, secondo lui, egli è più intelligente, e anche perché è l'unica altra persona presente in quel mondo.
 
All'inizio non sappiamo bene in quale epoca ci troviamo: presente, futuro, passato? Ma poi tutto diventa cristallino, e ciò non fa che renderci ancora più "tristi". 

In qualche modo, questo libro mi ha ricordato la storia del "Gobbo di Notre Dame" della Disney, chi l'ha letto forse converrà con me. la differenza, però, è che Piranesi non è "deforme" o "diverso" come Quasimodo, è semplicemente una persona che si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. 
La rivelazione finale, anche se prevedibile, è comunque costruita molto bene, ti fa pensare "Ah! Lo sapevo" e non "Si vabbè, ma dai", crea attesa, suspense, quindi davvero approvata. 

E' un libro molto breve, ma la sua brevità non danneggia il contenuto, anzi, la ritengo perfetta. Un libro troppo lungo sarebbe stato penalizzante, invece così è esattamente come dovrebbe essere, non manca nulla e non ci sono elementi superflui. 
Se amate il mistero, la mitologia e i viaggi tra mondi, amerete questo libro. Mi aggiungo alla lunga lista di lettori che hanno venerato questa storia, ve lo consiglio davvero! 





lunedì 1 febbraio 2021

IO NON TI LASCIO SOLO

 Ciao a tutti Nerd! E' uscito, per la casa editrice Salani, il nuovo libro di Gianluca Antoni "Io non ti lascio solo". Ho avuto la possibilità di poterlo leggere in anteprima e recensirlo per voi, quindi ecco qui la recensione!




Titolo: Io non ti lascio solo

Autore: Giuseppe Antoni

Casa editrice: Salani 

Uscita: 28/01/2021

Prezzo: 15,90

Pagine: 288

Rating: ★★★★☆


TRAMA

"L’amicizia è affrontare insieme la paura. Lo sanno bene Filo e Rullo, due ragazzini diversissimi eppure inseparabili, che decidono di scappare da casa e di avventurarsi tra i boschi, alla ricerca del cane di Filo, perso durante un temporale. Per ritrovarlo si spingono fino alla cascina di Guelfo Tabacci, uno schivo montanaro di cui si mormora che anni prima abbia ucciso suo figlio. Così, l’ingenuità della loro fuga lascia il posto ai terribili segreti del mondo degli adulti. Molto tempo dopo, nella cantina di quello stesso casolare vengono ritrovati due diari. Sono stati proprio i due amici a scriverli, consegnando a quelle pagine ingiallite la soluzione del mistero e il racconto, insieme crudo e poetico, di un’estate destinata a cambiare per sempre le loro vite. In un paesaggio dominato dal contrasto tra la luce dell’eterna innocenza e il buio del dolore, Gianluca Antoni mescola le atmosfere del giallo a quelle del romanzo di formazione. Con colpi di scena e toni delicati, racconta i rapporti tra genitori e figli, le strategie imprevedibili con cui affrontiamo la perdita, ma anche la tenacia di legami fatti per sopravvivere al tempo."


RECENSIONE:

Nonostante questo non sia propriamente il mio genere, avevo ritenuto la trama molto interessante, e sono davvero contenta di averlo letto. Seppur breve, questo libro è denso di emozioni, colpi di scena, amore. Vediamo Filo, un ragazzino di 12 anni, che non riesce a superare il trauma della morte della madre, e che vede il proprio cane, Birillo, scomparso per colpa di suo padre. 

Filo e Rullo non potrebbero essere più diversi: Filo è colui che non ha mai paura, si fa coraggio e affronterebbe qualsiasi cosa pur di ritrovare il suo cane. In più, Filo è molto intelligente e, diciamocelo, anche un po' troppo saccente: ma è un ragazzino, quindi glielo perdoniamo. Rullo, invece, è l'amico fifone: ha mille ripensamenti, non sa se sta facendo la cosa giusta, non vuole realmente imbattersi in questo percorso, ma lo fa per Filo, perché non vuole lasciarlo solo, da qui anche il titolo del romanzo. 

Tutti i personaggi, dai due protagonisti al maresciallo, sono ben delineati ed essenziali ai fini della trama, gli spostamenti temporali sono perfetti, la lettura infatti risulta decisamente scorrevole. Personalmente, ho letto questo libro in un giorno: non riuscivo letteralmente a staccare gli occhi dalle pagine! Quella che pensavo fosse una semplice storia di amicizia si è rivelata essere molto, ma molto di più, fino a quando arrivi alla fine e pensi "mi mancano già Filo, Rullo, Amelie, Scacco, tutti quanti". 

I bambini sono i veri protagonisti della storia, i più coraggiosi (si, anche Rullo, pur essendo chiamato fifone, ha molto più coraggio della maggior parte degli adulti): sono loro che, pur senza farlo apposta, porteranno alla risoluzione del mistero che aleggiava nel piccolo paese di montagna da vent'anni. Sono i bambini che, anche grazie ai loro diari, daranno pace e giustizia agli abitanti. 

Ciò che è più sorprendente, poi, è come questi personaggi non siano assolutamente perfetti, anzi. Hanno tutti molteplici difetti, magari a volte credono di fare la cosa giusta pur sbagliando, il padre di Filo è alcolizzato, i nonni di Amelie litigano continuamente, Scacco non ha una famiglia, hanno tutti un passato estremamente complicato che li rende imperfetti e, di conseguenza, veri: possono tranquillamente essere i bambini del nostro paese, i nostri vicini di casa. 

Più che il mistero, in questo libro regna l'amore in tutte le sue forme: l'amore per i genitori o per i nonni, l'amore per una donna o per un uomo, l'amore per i figli, l'amore per il proprio cane, l'amore tra i due amici... non importa quale forma abbia, l'amore regna sempre e non ti lascia solo. 

Ora vorrei aggiungere una parte SPOILER, quindi se non avete ancora letto il libro, non leggete! Intanto, se vi fermate qui nella lettura, vi raccomando la lettura di questo libro, anche se non è il vostro genere, perché ne vale davvero, davvero la pena. 

CONSIDERAZIONI SPOILER:

Il finale è stato totalmente inaspettato! Non mi aspettavo assolutamente le rivelazioni, avevo capito tutt'altro. Inizialmente, sospettavo che Filo fosse il bambino "rapito", e ancor prima non mi aspettavo che la madre di Filo fosse la ex moglie di Guelfo. Per quanto riguarda quest'ultimo, credo che non fosse realmente un uomo cattivo, solo un uomo che aveva commesso molte azioni cattive e ha finito con il pagarle. Ovviamente, il comportamento con Adele è stato ingiustificabile e la donna ha avuto tutte le ragioni di questo mondo per lasciarlo anzi, fossi stata in lei l'avrei denunciato, anche se aveva ragione dicendo che nessuno l'avrebbe tutelata. Dico che non è cattivo in quanto amava immensamente suo figlio Tommaso, anche se non era realmente suo figlio (ma non lo saprà mai), e non avrebbe torto un capello a Filo, anche se il suo atteggiamento dimostrava esattamente il contrario. Meritava una punizione? Si, sarebbe dovuto finire in carcere per come ha trattato sua moglie. Meritava QUELLA punizione? No. Nessuno meriterebbe una punizione del genere. 

Quando ho letto della reale sorte di Tommaso mi si è stretto il cuore. Fossi stato in lui, avrei subito raccontato l'accaduto, ma anche qui, gli avrebbero creduto? Solo il nonno di Amelie poteva credergli, ma solo perché gli deve la vita, altrimenti avrebbe denunciato l'accaduto. 

Per quanto riguarda Rullo, non me lo aspettavo proprio per niente. Sono sempre stata convinta della sua esistenza, ma tornando indietro i segni c'erano. L'autore è stato magistrale, davvero non avevo capito nulla. La mia ipotesi, dato che solo chi aveva subito una perdita estremamente dolorosa poteva vederlo, è che Rullo sia un angelo custode con le sembianze di Tommaso, colui che viene per dare conforto quando più ne hai bisogno: è stato un amico per Filo, che non riusciva a superare il suicidio della madre, e un figlio per Guelfo, che non riusciva a superare la morte del bambino. Infatti, quando ormai Filo è andato avanti ed ha fatto pace con suo padre, non è stato più capace di vederlo né sentirlo, dunque egli è andato da Guelfo, che era rimasto ancora più solo, avendo appreso la notizia del suicidio di Adele. E Scacco? Perché riesce a vederlo? Scacco non solo è matto, ma ha anche perso i genitori, quindi forse solo chi ha subito una grande perdita può vederlo. Come mai allora il padre di Filo non può? Lui non ha bisogno di altro amore, non è solo, ha suo figlio, il suo amore più grande, quindi non aveva bisogno di altro. 





mercoledì 27 gennaio 2021

REVIEW PARTY di TIMELESS

 Ciao a tutti Nerd! Qualche giorno fa è uscito il primo libro della saga di Timeless, di Vivien Walker. 

Titolo: Timeless 

Casa Editrice:

Disponibilità: store online, formato digitale 

Uscita: 23 gennaio 

Rating: ★★☆☆☆

TRAMA

Il libro è ambientato nel 2133 nella contea immaginaria di Grisly. Il mondo vive in uno stato di pace in cui c’è il Nitidium, una specie di polizia che ha giurato di non usare armi se non per legittima difesa. La protagonista si chiama Vanessa, ha 16 anni e vuole entrare a far parte del Nitidium come suo padre, il quale però non approva la sua scelta. Vanessa decide di tentare lo stesso l’ammissione, ma accadranno dei fatti che dimostreranno che il mondo non è così sicuro come tutti pensavano. 


RECENSIONE 

Allora, essendo il primo approccio dell’autrice a questo genere, si notano un po’ di difficoltà a livello di worldbuilding e, soprattutto, a livello di trama. L’unico personaggio abbastanza delineato è quello della protagonista Vanessa: essendo narrato in prima persona, impariamo a conoscerla e a conoscere i suoi pensieri. Per quanto riguarda gli altri personaggi, invece, questi risultano essere mere figure sullo sfondo. La sintassi è elementare, i pensieri della protagonista sono troppo lunghi, soprattutto per un libro così breve, mentre i dialoghi, a mio parere, risultano essere banali e “finti”: nessuno parlerebbe così nella realtà, si sforzano di essere normali, ma non sono realistici. 

La storia d’amore è stata descritta molto bene, tra i due personaggi c’è molta chimica, peccato che poi questa viene completamente abbandonata: l’interesse amoroso da metà libro in poi viene sono nominato qualche volta ma mai più mostrato. Mi è piaciuta molto l’amicizia tra Vanessa e Vincent, l’autrice è stata molto brava nel descrivere il rapporto tra i due.

Altro fattore negativo è dato dai troppi salti temporali, presenti proprio quando accadono fatti interessanti. Si arriva al giorno dopo o a qualche ora dopo e ciò che è accaduto viene raccontato in due frasi. Questo espediente forse è dato dall’incapacità dell’autrice di narrare nel dettaglio le azioni e i momenti più dinamici. L’autrice si è concentrata di più sui pensieri e ricordi della protagonista (inutili ai fini della trama) che sulla trama stessa, e questo lo si può fare in un libro di almeno 300 pagine, non in un libro così piccolo. 

In questa storia c’è poi un cattivo, ma non sappiamo mai di che cattivo si tratti. Spero vivamente di ricevere una spiegazione nel secondo libro, perché qui si brancola nel buio: non sappiamo chi sia, non conosciamo le sue intenzioni, nulla. La rivelazione finale è molto carina ma troppo improvvisa: non sappiamo perché, come, e soprattutto questi personaggi non erano mai stati nominati in passato, quindi il lettore è abbastanza confuso.

Secondo me, se l’autrice avesse scritto un libro di 300 pagine invece di 140, in cui descriveva le azioni, continuava con lo sviluppo della storia d’amore e spiegava un po’ questi cattivi, sarebbe uscito un libro molto valido, perché le idee di base sono belle, ma il modo in cui ci sono presentate lascia davvero a desiderare. A poche pagine dalla fine del libro, mi sentivo come se fossi solo a metà, o come se stessi leggendo un riassunto: troppe domande, nessuna risposta, ero completamente spaesata. Spero che l’autrice riesca a fare un lavoro migliore nei prossimi libri. 

LA RIVINCITA DEI ROMANCE

 Ciao a tutti, Nerd!  Oggi non vi porto una recensione ma qualcosa di ben diverso. E' da qualche anno, ormai, che si sta risvegliando se...